“La nostra memoria è perfetta”

Ha assolutamente ragione il mio amico e collega Giovanni Sposito quando inizia le presentazioni dei corsi di memoria con questo mantra.

Il nostro cervello è come un immenso server nel quale rimane archiviato tutto ciò che abbiamo visto, ascoltato, letto, toccato, annusato, gustato e quindi le esperienze che abbiamo vissuto.

Se hai visto il film Limitless con Bradley Cooper sai di cosa sto parlando. Quindi sì, la nostra memoria è perfetta.

Sono partito da questa premessa perché l’altro giorno, con l’intento di riflettere su questo articolo relativo a come motivarsi a nuove sfide professionali, sono andato mentalmente a sedermi su un prato. Al mio fianco un maestoso, poetico e profumato albero di ciliegio con la sua pioggia di fiori rosa, fermi come un’incantata e fiabesca fontana ghiacciata. Nell’aria il delicato e invitante profumo di saké.

A quel punto, nei reconditi meandri della mia mente, una lampadina si è accesa e una voce suadente mi ha sussurrato:

“Alle, prendi spunto da Taiichi Ōno”

Al che il mio conscio ha risposto prontamente:

“E chi caxxo è Taiichi Ōno?”

 

Qualora neanche tu lo avessi ricordato subito resisti alla tentazione di sgoogolare e resta con me fino alla fine dell’articolo. Prometto di soddisfare la tua curiosità 😉

Innanzitutto perché ti parlo di come motivarsi a nuove sfide professionali?

Nel mondo moderno, in cui il lavoro è sempre più dinamico, accade sovente di trovarsi nella situazione di dovere o potere cambiare occupazione. E questo spesso spinge la persona a rivedere, ritrovare o riallenare le proprie motivazioni.

Talvolta si tratta di una promozione attesa e cercata. Oppure la decisione di voler investire in un lavoro più soddisfacente sulla base dei valori che sono importanti per te.

Be’ in questo caso la motiv-azione, ossia il motivo per il quale compi determinate azioni, è già lì che spinge e non c’è bisogno di tanti suggerimenti.

Altre volte, invece, la nuova “sfida” professionale ti arriva inattesa tra capo e collo come uno scherzetto di Mercoledì Addams. Un licenziamento, una non conferma, uno spostamento di ufficio, di reparto, di sede. Oppure un’acquisizione da parte di un’altra azienda (= nuovi colleghi e procedure), un cambiamento di boss, ecc.

In questo caso può sorgere dentro di noi la paura di sbagliare o di non essere all’altezza, la paura di perdere delle opportunità o uno status acquisito e il rischio di confondere la sfiDa con la sfiGa.

 

“Il progresso non può esserci quando siamo soddisfatti della situazione esistente”

Taiichi Ōno

 

Il cambiamento: un’occasione per arricchire le proprie competenze

Una delle più importanti libertà che abbiamo come esseri umani è quella di poter decidere il punto di vista dal quale guardare le situazioni.

La nuova sfida professionale può essere un fulmine a ciel sereno che ci porta disagi oppure un’occasione per crescere e per arricchire le nostre competenze.

Rompiamo il paradigma secondo il quale per avere successo bisogna conoscere una sola materia, una sola professione approfonditamente e per tutta la vita. La flessibilità è uno stato mentale ricco di risorse che ti permette di associare diverse conoscenze e sviluppare strade alternative.

 

Ecco 3 suggerimenti utili se ti trovi in una situazione di cambiamento:

1. Studia al di fuori del solito campo

Elon Musk, definito da qualcuno l’incarnazione di Tony Stark (Iron man) per la sua capacità di immaginare il futuro, è riuscito ad avere successo in tanti campi differenti (ha creato, tra le altre cose, la Tesla Motors, SpaceX e cofondato PayPal). Lo ha fatto stravolgendo continuamente la propria professionalità per apprendere qualcosa di nuovo.

Studia di tutto, allarga i tuoi campi. Se sei un matematico studia letteratura. Se sei un biologo divertiti a imparare un lavoro tecnico. Il cambiamento (soprattutto quando ti viene imposto) può diventare una fantastica occasione per allargare le tue competenze.

Una volta il Dott. Richard Bandler (co-creatore della Programmazione Neuro Linguistica) ci disse alla fine di un corso di PNL: «andate a casa e, tra oggi e la prossima volta in cui ci vediamo, leggete libri e riviste che siano completamente distanti dal vostro settore. Se siete esperti di Coaching e PNL leggete manuali di fotografia. Se siete specializzati in nutrizione e fisiologia approfondite la filosofia o l’astronomia».

In questo modo puoi contaminare le tue convinzioni con nuove idee e metterle in discussione con punti di vista differenti. È così che si genera il progresso.

 

2. Preparati al peggio ma aspettati il meglio (legge di attrazione)

Una descrizione frettolosa e superficiale della “legge di attrazione”, portata alla ribalta dal libro The Secret di Rhonda Byrne, sembrerebbe suggerire che ti basta pensare positivo e focalizzarti su ciò che vuoi per attirare magicamente ogni desiderio. Un po’ come succede con la pubblicità facile.it.

In realtà non è proprio così. Il mio suggerimento, come ripete spesso il mio amico e socio Livio Sgarbi, è quello di prepararti al peggio aspettandoti che le cose vadano per il meglio.

La pre-par-azione è qualcosa di fondamentale e, fortunatamente, sotto il nostro pieno controllo.

Aspettarsi che le cose vadano bene è una condizione necessaria per stimolare al meglio l’utilizzo delle nostre risorse interne, ma non sufficiente per realizzare il nostro successo.

Prepararti bene significa anche anticipare mentalmente le eventuali avversità e allenare le risorse che ti servono per superarle, in modo da farti trovare pronto e avere una varietà di risposte a situazioni diverse (legge della varietà indispensabile).

Quando lavoro nel coaching sportivo, ad esempio, non faccio visualizzare all’atleta una prestazione in cui tutto va in modo perfetto. Perché poi nella realtà difficilmente sarà così. Voglio invece che visualizzi anche le potenziali difficoltà e il modo in cui le supera elegantemente con le nuove risorse che gli ho insegnato a utilizzare.

 

3. Sii unico

È finito (fortunatamente) il tempo delle catene di montaggio umane.

Nell’industria presente e futura il ruolo dell’uomo è tanto più automatizzato e surrogabile quando si tratta di essere un esecutore standard e ripetitivo di funzioni, quanto più invece è indispensabile e imprescindibile nel valore umano apportato grazie alla sua unicità.

“Da un diverso DNA la bellezza dell’umanità”

Piero Pelù – Storie

Oggi infatti si è più propensi a riconoscere (e in molti casi a retribuire) il valore concreto che si apporta al proprio cliente, alla propria azienda e all’ambiente che ci circonda.

Uno dei motivi per cui il coaching è costantemente in crescita da anni è proprio perché i clienti – che siano atleti, persone di business o la famosa casalinga di Voghera – sono ben felici di pagare qualcuno che possa apportare valore costante e definitivo alla loro vita.

Attiva la tua mente chiedendoti:

  • “Che valore posso portare a chi mi sta intorno, godendomela durante il processo?”
  • “Quale soluzione alternativa posso trovare a questo problema di produzione (o qualunque altra cosa) nella mia azienda?”
  • “In che modo innovativo ed efficace posso ottimizzare quei determinati costi?”

 

La creatività e l’innovazione non sono talenti congeniti e predeterminati. Sono doti a tua disposizione quando decidi di allenarle.

Prima di salutarti ho una promessa da mantenere: chi è Taiichi Ōno?

È considerato il padre del sistema Just in time, la filosofia alla base del Toyota Production System.
Sappiamo che grazie al JIT (generalizzandolo in tre parole è un sistema di ottimizzazione delle scorte, del processo produttivo e di abbattimento degli sprechi) la Toyota, da neonata azienda automobilistica, arrivò a contendere la vetta del mercato automobilistico mondiale nientepopodimeno che al gigante Ford.

Taiichi avrebbe dovuto lavorare nella progettazione di telai, il primo settore industriale Toyota. Quando quest’ultima decise di sfidare Ford entrando nel campo automobilistico egli sfruttò l’occasione per arricchire le proprie competenze.

Si specializzò in un settore diverso da quello iniziale e diede valore alla sua azienda diventando uno degli ingegneri più importanti del ‘900.

 

Se vuoi che anche la tua mente sia capace di trovare soluzioni innovative, impara a usarla come un acceleratore di risultati raggiungendoci alla prossima edizione del corso PNL Practitioner. Io e Roberta Liguori saremo felici di darti le istruzioni utili e complete per far sì che, anche se vivi in Occidente, il sole possa sorgere sempre dal lato giusto per te :-)